Sul Vulcano è un  film che fa riflettere

 Sul Vulcano è un  film che fa riflettere, magnificamente girato tra luoghi di ambientazione vesuviana, luoghi depauperati, abusati, stravolti, cancellati, stuprati dall’uomo. Tre storie di vicende umane e abitative, raccontate   con  tanto strazio,  visivo  e locativo, tra  meravigliose spoglie di ville settecentesche abbandonate al loro destino,  e scorci di  panorami mozzafiato allucinati da una cementazione selvaggia. 

Ho avuto l’impressione di udire  il loro grido afono di denuncia sulla   reietta  e pericolosa realtà in cui versano. Un pregio del regista del film  che ha saputo realizzare emotivamente questo disagio con lunghi silenzi degli attori, caratterizzati da gesti di quotidianità spesi tra monologhi solitari ed accettazione conscia di un quando prima disastro annunciato.  Ascoltare versi di Leopardi, di Giordano Bruno, della Serao, di Curzio Malaparte ed altri scrittori che in qualche modo vissero interiormente con sgomento, con gioia, con ineluttabile fatalità la presenza del vulcano è stato veramente toccante, riscontrando  inconsciamente lo stesso sgomento che viviamo nel quotidiano noi semplici abitatori di questi lidi.

La sala del cinema inizialmente abbastanza gremita si è vista svuotata al momento dell’incontro-dibattito, che ha sottolineato la completa impreparazione a reagire ad un possibile parossismo vesuviano sia delle genti che delle istituzioni preposte. Mi ha dato la sensazione che vogliamo eludere il problema, forse rimandato per l’ennesima volta in un sogno allucinato, popolato solo da santi e da probabili speranze.

Tutto sommato una bella serata, sia per il film realizzato nella giusta misura per il fine che si proponeva e sia per l’ennesimo riscontro di una consapevole reazione fatalista  che, noi vesuviani, abbiamo di fronte alla nostra sempre amata ma non rispettata “mamma” : A’ MUNTAGNA ….

Vincenzo Amorosi